L’Associazione Uomini Casalinghi è nata a Pietrasanta (Lucca) il 15 Gennaio 2003
La sua esperienza è ormai decennale. L’associazione si prefigge, sin dalle sue origini, un’attenzione privilegiata al riconoscimento del lavoro familiare dell’uomo nel quadro di un’adeguata politica a sostegno della famiglia. Per raggiungere tali finalità statutarie, l’Associazione costituisce gruppi sul territorio nazionale con migliaia di soci e simpatizzanti.
In tutti questi anni si è battuta per operare e promuovere una nuova coscienza e una nuova cultura della vita casalinga, organizzando convegni e iniziative nonché stages formativi che hanno riscosso una notevole attenzione da parte dei media.
Congressi regionali e nazionale, rapporti internazionali completano l’intensa attività.
L’associazione annovera tra le sue fila uomini casalinghi a tempo pieno o parziale, spesso alle prese con la non facile conciliazione tra la vita lavorativa e familiare.
L’autorevole sollecitazione al riconoscimento del lavoro familiare, la sentenza della Corte Costituzionale n° 28 8 del 19/1/1995 che definisce che “ L’attività casalinga è a tutti gli effetti un lavoro da cui l’intera comunità trae innegabili vantaggi”.
Riconosciuta dunque come LAVORO l’attività familiare deve essere tutelata come prevede l’art. 35 della Costituzione per il lavoro in tutte le sue forme.
L’impegno più recente è quello di ottenere modifiche migliorative alle leggi vigenti in materia:
L. 565/95 sul trattamento previdenziale
L. 493799 sulla prevenzione e copertura degli infortuni domestici
Il lavoro familiare infatti, come già espresso, è un bene comune che deve risultare tutelato non solo per gli aspetti gestionale, morale, educativo ed assistenziale, ma anche per gli aspetti economici.
Raggiungere quindi un nuovo “status” dell’uomo casalingo è un impegno che l’Associazione persegue non solo per gli uomini, ma per la famiglia e per l’intera società.