Casalinghi si diventa? Certo. Lo conferma il loro presidente. E lo prendiamo in parola: in un’ora trasformiamo in uno chef un “volontario” che non ha mai cucinato.
Quando decidono di non lavorare, mettersi il grembiule e dedicarsi alla casa e alla famiglia, arriva persino la BBC ad intervistarli. Sono gi uomini casalinghi d’Italia, fenomeno molto diffuso, molto osservato ma poco capito. E per uscire un po’ dai fraintesi e dai luoghi comuni, questi signori si sono riuniti in un’associazione che conta oltre quattromila iscritti in tutta la penisola. Il fondatore e presidente è un toscano, Fiorenzo Bresciani, 52 anni, di Pietrasanta, che a un certo punto della sua vita ha visto che era possibile fare quello che si fa in tante famiglie: un coniuge continua a lavorare, l’altro smette e sta a casa. Lui ha chiuso la sua attività commerciale, la moglie, medico, libero professionista, può lavorare per tutti e due.
Si alza per primo per preparare la colazione, poi accompagna la moglie Daniela in studio e dopo averla aiutata a sbrigare un po’ di amministrazione e segreteria torna casa. La mattina è dedicata ai fornelli. Niente di eccezionale, dice, una cucina semplice e genuina, con grande attenzione alla tradizione e con un paziente lavoro di recupero dei piatti dei nonni. Il problema è che quasi sempre le ricette vengono tramandate di madre in figlia, e ha dovuto “rubare con gli occhi il mestiere” come dice lui, infiltrandosi nelle cucine altrui, ma è stato basilare anche l’aiuto della moglie per riscoprire, ad esempio, i piatti a base di “erbucci”, le erbe selvatiche raccolte in zona; oppure quella che i contadini chiamavano “la carne fatta in casa”: una bomba proteica tutta vegetale, fatta lasciando fermentare una pasta d acqua e farina ed estraendo piano piano il glutine… Già, il seitan, quello che oggi si compra a peso d’oro nei negozi di alimentazione naturale, la carne dei vegetariani, che tutti credono provenire dall’oriente, e che in realtà veniva prodotto anche qui. E poi il risotto con le arselle, e tanti altri piatti della tradizione versiliese, a metà fra mare e terra.
Il pomeriggio Fiorenzo lo dedica ai lavori domestici. Lavare, pulire, stirare. È qui che si ferma di solito la buona volontà di tanti uomini che “aiutano in casa”. «Anche fra i nostri soci abbiamo visto che molti non hanno problemi in cucina, ma non sanno assolutamente gestire la casa. Tanti ci contattano con delle vere e proprie richieste di aiuto, magari sono i trentenni single che non hanno idea di come svolgere i lavori domestici. Allora ho pensato di organizzare un master per insegnare agli uomini ad occuparsi della propria casa. Abbiamo girato l’Italia con questo corso di specializzazione, utile ma anche divertente (stirologia, epistemologia del bucato, benessere psicologico in casa, ecc. ) e siamo stati premiati come “idea migliore dell’anno”».
Chiara Tacconi
Edizioni Aida
Gola Gioconda