Casalinga. Sostantivo, femminile

donna che si dedica ai lavori della propria casa. Casalingo. Aggettivo: che riguarda la casa. Intimo, domestico. Così secondo il dizionario. Ma il signor Fiorenzo Bresciani, lucchese di 66 anni, non è mai stato d’accordo con questo stereotipo, e così ha fondato l’Associazione Uomini Casalinghi.

“I lavori di casa sono una cosa normale, necessaria. Perché se li fa una donna va bene e se li fa un uomo no?” L’associazione, che nonostante le difficoltà iniziali e l’ironia di molti conta oggi 6.800 membri, ha ormai più di 15 anni: è nata infatti nel 2003, dopo che Bresciani ha lasciato il suo lavoro.

“Mia moglie si era appena laureata in medicina e cominciava a lavorare, quindi era fuori tutto il giorno. Io ero a casa e toccava evidentemente a me pulire, fare la spesa, preparare da mangiare, svolgere insomma tutti i lavori domestici”. Si è così accorto che per lui non era una fatica e che, anzi, lo faceva volentieri.

Sul sito web dell’associazione ci sono consigli utili: “Molto l’ho imparato da mia moglie, poi ho letto di tutto sui libri e su Internet: provavo, sperimentavo, vedevo quel che funzionava.” Un alleato prezioso è stato il Moica, il Movimento Italiano Casalinghe. “Le casalinghe del Moica sono state le prime a prenderci sul serio: ci invitano ai convegni e noi le invitiamo ai nostri, c’è un bellissimo rapporto.”

Le due associazioni, infatti, hanno un obiettivo comune: il riconoscimento del lavoro domestico. “L’attività casalinga non interessa nessuno, perché non è retribuita e non porta ricchezza, e invece è importantissima.” Le ricerche mostrano che le donne dedicano al lavoro domestico un tempo due volte e mezzo superiore a quello dedicato dagli uomini.

Lavoro gratuito, che spesso si somma alla professione svolta fuori casa. Molti ancora oggi pensano che ci siano lavori femminili e lavori maschili, ma la società sta cambiando. “Quando abbiamo iniziato la situazione era molto difficile, ma adesso i ragazzi sono molto diversi, crescono con altre idee e meno pregiudizi.

Prima, per esempio, non si vedevano mai uomini nelle pubblicità di prodotti per la casa, ora ce ne sono tantissimi, ed è una buona cosa, perché la tv entra nelle case della gente, il messaggio arriva”. (adatt. da: Beatrice Manca, “Siamo uomini casalinghi a tempo pieno e rivendichiamo il lavoro domestico. Credete sia roba da donne? Rabbrividiamo”, ilfattoquotidiano.it, 7 marzo 2019)

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