Per scelta o per necessità, secondo un’indagine Isfol, in Italia gli uomini che si occupano di casa e figli sono 22.600. Non solo ex lavoratori vittime della crisi economica, ma anche mariti felici di collaborare alla gestione della casa e papà desiderosi di essere più presenti nella vita dei figli.
Tutto bene ma…
I ruoli in casa
L’intercambiabilità dei ruoli è un arricchimento sia per la persona sia per la coppia: consente di sperimentare la complessità dell’esistenza e vedere la vita da un punto di vista inedito. Tuttavia lo scambio non deve diventare una sostituzione ed è fondamentale che la donna non si senta messa da parte o schiacciata da “tuttofare” che si trova a fianco, ma collabori con lui per un obiettivo comune: il benessere della famiglia. Per questo in casa non devono esserci mansioni solo maschili o solo femminili, ma ogni componente deve essere pronto a qualsiasi contributo. Se uomo e donna si alternano con equilibrio nelle faccende domestiche e nei ruoli genitoriali, senza scavalcarsi a vicenda, vanno più d’accordo, sono più soddisfatti della vita insieme e persino più complici sotto le lenzuola.
Tutto casa e supermarket?
Se l’uomo è casalingo full time è fondamentale che mantenga una vita fuori dalle quattro mura domestiche, frequentando amici, facendo sport e dedicando tempo ai suoi passatempi. Così si evitano crisi di identità, ripensamenti e rimpianti.
Inoltre, quando l’uomo non accetta più l’aiuto della moglie e pretende di fare tutto da solo, la donna potrebbe vivere il suo atteggiamento come un invasione di campo.
Occuparsi della casa non deve però significare dimenticare la propria identità maschile, perché alla donna non piace l’uomo tutto casa e supermercato e secondo ricerche americane stirare e cucinare va bene, ma senza trascurare la relazione di coppia.
Deve essere una scelta
I maschi cresciuti in una famiglia in cui l’intercambiabilità dei ruoli era la normalità o che hanno coltivato fin da piccoli la passione per la casa, probabilmente non vivranno il passaggio dall’ufficio all’ambiente casalingo in modo traumatico.
Diverso, invece, il caso di chi si è sempre sentito del tutto estraneo alla sfera domestica e non avrebbe mai pensato di togliersi la cravatta per indossare il grembiule. Per questo è fondamentale la motivazione ed essere convinti di intraprendere questa strada. È giusto e onorevole fare dei sacrifici per amore della compagna e della famiglia, ma senza snaturarsi e se non ci si sente soddisfatti della nuova vita è bene parlarne in famiglia per cercare una soluzione alternativa. Senza rinfacciare agli altri le proprie scelte o scaricare sulla famiglia le proprie frustrazioni.
I consigli per lei
Le donne che in casa hanno uomini casalinghi dovrebbero:
- evitare gli atteggiamenti dominanti
- non criticare il suo lavoro denigrandolo o facendo paragoni
- non approfittarsene e anche se è lui che sta a casa tutto il giorno, ogni tanto può proporsi anche la donna
- spiegare ai figli il perché della scelta e far loro capire che un uomo che lavora in casa non vale meno di uno che sta tutto il giorno in ufficio.
Di Bianca Fracas,
Fonte: www.amando.it/lui/mondo-maschile/uomini-casalinghi.html