Escono presto per andare al lavoro, ma sono tranquille per ciò che riguarda la gestione della casa e dei figli. Sono le mogli degli uomini casalinghi.
Hanno un sito internet dedicato, un’associazione e una pagina Facebook. Sono gli uomini casalinghi, fanno rete, si scambiano consigli e sono sempre di più. Restano a prendersi cura della casa, dei figli sostenendo la propria compagna che invece lavora fuori casa provvedendo economicamente alla famiglia.
Già qualche mese fa, al tramonto del 2013, un’inchiesta del New York Times svelava che nel mondo della finanza sono ormai oltre ventimila le famiglie che hanno capovolto gli schemi: lei lavora a Wall Street, lui fa il casalingo. Trent’anni fa le donne capofamiglia erano solo tremila. L’inchiesta svela inoltre che le donne in questa particolare condizione familiare, sono quelle che riescono a raggiungere i risultati migliori perché libere da oneri e pensieri, possono impiegare tutte le energie nella competizione con i propri colleghi uomini. E gli uomini casalinghi? Il trend comincia intorno agli anni ‘80; dai dati Inail nel 2010, gli uomini casalinghi che hanno pagato il bollettino per gli infortuni domestici sono 22.600. Visto il fenomeno in ascesa, questo numero avrà subito un’importante crescita anche negli ultimi anni.
Ma cos’è che può spingere un uomo a diventare un casalingo?
Spesso la perdita del lavoro, la voglia di passare più tempo con i propri
bambini o anche l’amore per la propria compagna che, se aiutata in questo
senso, potrebbe dare una svolta alla propria carriera e provvedere
economicamente al mantenimento della famiglia.
E le donne come reagiscono davanti all’uomo con il grembiule?
Sicuramente per l’uomo casalingo la perdita di virilità non è messa in conto,
questo mestiere non li svilisce né lì allontana dalla figura maschile che siamo
abituati ad associare a mariti e padri. Si tratta semplicemente di evoluzione
del concetto di coppia e dell’interscambiabilità dei ruoli. In due parole: la
parità dei sessi.
La reazione delle donne, che ricordiamolo, hanno lottato anni per veder
riconosciuto il proprio diritto a lavorare in modo indipendente
dall’appartenenza al gentil sesso, ha diverse sfumature. Ci sono donne che
hanno come ambizione suprema quella di essere l’angelo del focolare, altre
costrette da diverse situazioni a scegliere la condizione di casalinga come
sola opportunità. Le prime potrebbero sentirsi spodestate, le altre
esulterebbero come per una schedina vincente al sueperenalotto. Ma cos’hanno in
comune entrambe?
Avere un compagno casalingo regalerebbe loro un’opportunità: quella di
ridimensionare la tragedia delle coppie di calzini spaiati magicamente create
dalla lavatrice.
Fonte: TGCOM24