Il 70 per cento degli uomini non sì mette mai davanti ai fornelli
Il 90 per cento non ha mai stirato una sola camicia in vita sua
Il 95 per cento non ha mai fatto una lavatrice
la maggior parte difficilmente, di sua iniziativa, dà una mano in casa. Non c’è che dire; ancora oggi gli uomini sono il sesso «pigro»… e le donne ne hanno le tasche piene. C’è bisogno di una nuova suddivisione dei compiti tra i partner. Utopia? Assolutamente no’ .Ecco perchè: c’è stato bisogno di dare vita un associazione Uomini Casalinghi per superare insieme la «sindrome della massaia», suddividere i compiti e le responsabilità in modo equo, coinvolgere tutta la famìglia nei lavori domestici, affrontare domestici, il problema del congedo maternità/paternità.
Alla domanda dell’intervistatore al Presidente e Fondatore Fiorenzo Bresciani su come sia nata l’associazione Uomini casalinghi ha così risposto: “L’associazione è nata per la volontà (non sò se dire per la necessità) di alcuni di noi di voler dar corpo ad un pensiero che da tempo ci motiva tutti, cioè l’esigenza di vivere la casa e le faccende domestiche come una realtà viva e vitale, fonte non di stress ma piuttosto di piacere. Il ruolo di maschi “serviti e riveriti” già da un pò ci sembrava disdicevole, come penso succeda ormai a tanti uomini, ma il sentirci in prima persona gratificati dal riscoprire la dimensione domestica è stato un passo in più che ci ha fatto decidere a fondare un’associazione basata su questi principi”.
Ed ha aggiunto: Gli iscritti appartengono alle più varie categorie: la maggior parte sono sposati e solo alcuni, come me, si dedicano totalmente a questo, altri lo fanno con piacere al ritorno dal lavoro, altri sono single che hanno preso coscienza dell’importanza di provvedere da soli a tutte le esigenze domestiche, altri sono uomini in pensione che hanno scoperto il piacere di stare in casa . La cosa fondamentale per tutti è di considerare le faccende domestiche qualcosa di molto piacevole e per niente svilente della dignità maschile, come viene solitamente intesa”.
Ma questi casalinghi credono in una associazione che li rappresenti? Per Bresciani la risposta non è ancora possibile quantificarla in quanto “Le iscrizioni sono in corso dato che l’associazione è veramente giovane, per cui per il momento si potrebbero fare solo delle stime parziali. La sede dell’associazione è per il momento solo in Toscana, poi in seguito vedremo”. E l’età degli iscritti? “ Per quanto riguarda l’età, si va dai venti ai settanta anni circa e questo ci fa molto piacere perchè dimostra che è un messaggio indirizzato a tutti”.
Fonte: https://fidest.wordpress.com/tag/fiorenzo-bresciani/