In Italia gli uomini che fanno i casalinghi sono sempre di più (e neanche tanto disperati)

Uomini casalinghi: leggenda o realtà? Secondo gli ultimi dati ISTAT sono sempre più gli uomini che aiutano in casa. Scopriamo cosa fanno veramente

Sempre più uomini ricoprono il ruolo di casalinghi secondo gli ultimi dati ISTAT riferiti all’anno 2015. Ma non si tratta tanto di parità dei ruoli o evoluzione mentale quanto dell’amara conseguenza di una disoccupazione sempre più dilagante. Secondo i numeri infatti su 500.000 famiglie quasi la metà sono sostenute finanziariamente dalla donna. Sembrano infatti sempre più in crescita (+4,2%) di anno in anno i nuclei familiari in cui è la donna a mantenere economicamente tutta la famiglia.

Il fenomeno si è talmente tanto esteso da diventare virale anche sui social network. Sono sempre più diffusi hashtag e post su questo tema ed è nato addirittura un sito dedicato all’”Associazione Uomini Casalinghi”. D’altra parte era inevitabile che di fronte a una parità sempre più evidente tra uomini e donne nel mondo del lavoro anche i ruoli all’interno delle quattro mura domestiche si sarebbero equiparati. Gli uomini si sono quindi trasformati in casalinghi e, attrezzati di grembiule e detersivi, cercano di aiutare le loro compagne, con risultati più o meno positivi.

Secondo alcuni studi inoltre questo aiuto permette alle donne di recuperare ben novanta minuti ogni giorno da dedicare a se stesse. Questo quanto affermato da una ricerca dell’”Economic and Social Research Council” in Inghilterra: “Gli uomini, negli ultimi cinquant’anni, sono diventati più attivi in casa dando la possibilità alle loro fidanzate/mogli di ‘riposarsi’ 90 minuti in più ogni giorno rispetto agli anni precedenti”. Ovviamente però la situazione sta avanzando con velocità diverse, i Paesi del nord, come la Norvegia, sono molto più progrediti rispetto al concetto di parità dei sessi rispetto ad altre nazioni in cui la figura della donna è sentita ancora come centrale nella vita della casa.

Grazie a questo aiuto però le donne e gli uomini riuscirebbero a godere dello stesso tempo libero in perfetta parità. Questo fenomeno che sta diventando ormai globale è, per fortuna, in continua evoluzione. Ormai il tempo speso per i lavori domestici si riduce sempre di più, sia per l’aiuto dato dall’uomo ma anche, ovviamente, per l’introduzione di tecnologie sempre più avanzate nelle pulizie. Un contributo notevole è dato inoltre dalle varie leggi introdotte per permettere ai papà di prendersi un permesso per accudire i figli. Pare proprio che sia infatti questa l’attività, insieme a fare la spesa, a cui gli uomini casalinghi sono più dediti.

Secondo Jonathan Gershuny, dell’Università di Oxford: “La rivoluzione per la parità di genere non è in fase di stallo, ma è in continua evoluzione“. Ma la “Fawcett Society”, un’associazione attiva in Inghilterra nella difesa dei diritti delle donne, ribatte che, benchè questi dati siano da apprezzare, vi sono alcune riserve: “Le donne si fanno ancora carico di troppe responsabilità, dalla cura degli anziani ai figli. Ogni anno escono fuori delle statistiche dedicate ai vari paesi su questo argomento e ogni anno la situazione non cambia. Gli uomini fanno un po’ di faccende di casa. Ma non è abbastanza. Non è solo lavoro fisico, è anche un lavoro mentale. Noi non facciamo solo la spesa, noi facciamo anche la lista della spesa. Noi non laviamo solo i panni, ma cerchiamo di capire quali solo quelli da lavare”.

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