Cucina, lava, stira e si occupa dei bambini. Non si tratta della figura tradizionale della casalinga, tantomeno di quella emancipata della mamma in carriera, bensì del cosiddetto mammo. Quando è l’uomo ad indossare il grembiule in casa viene sempre un po’ da sorridere, ma i moderni casalinghi, oltre a far tirare un sospiro di sollievo alle mogli lavoratrici, nella maggior parte dei casi portano avanti egregiamente la cura della casa e dei figli, conquistando a pieno diritto la nomina di “angeli del focolare moderno”. Un trend in costante crescita, un fenomeno sociale che conferma un’evoluzione nel concetto di coppia e di ruoli uomo-donna.
LE STATISTICHE – Secondo le statistiche, il fenomeno mammo affonda le radici negli anni Ottanta, quando le donne capofamiglia erano soltanto tremila. Una tendenza in ascesa nel corso degli anni Novanta, che raggiunge picchi importanti negli anni Duemila: nel 2010, i dati Inail registrano che sono 22.600 gli uomini casalinghi ad aver pagato il bollettino per gli infortuni domestici, numero che, vista la curva ascendente, sarà ulteriormente salito negli ultimi quattro anni. Lo stesso vale per una ricerca inglese del 2011, che individuava gli uomini casalinghi in una percentuale dell’82%, i cosiddetti “more family time”. La più recente è un’inchiesta del New York Times di fine anno 2013, che riporta in prima pagina i numeri del nuovo modello capovolto di famiglia americana: oltre 20.000 le famiglie in cui lei lavora a Wall Street mentre lui ripiega calzini e prepara la cena in attesa che la moglie rientri dal lavoro. Sembrerebbe essere la soluzione perfetta per permettere alle madri di far carriera e di competere con lo spietato mondo maschilista della finanza, senza avere il pensiero di dover preparare la cena o stirare le camicie una volta tornate a casa.